da Eschilo
con un coro da Derek Walcott
e con le parole di Roberto Calasso,
il pensiero di Robert Graves, Karoly Kereny,
Giulio Guidorizzi
e l'eterna presenza di Samuel Beckett

domenica 27 novembre 2011

echi...

I colori sono rientrati nelle casse di legno...le parole tornano nelle pagine...la musica si rifugia da qualche parte...in attesa di nuove luci, di nuove assi scricchiolanti...ma l'eco di questa tre giorni non si perderà troppo presto...la cronaca è nota, si dica poco altro...per adesso...intanto il solito banalissimo grazie...agli occhi lucidi, ai sorrisi, al sangue vero e finto, al ridere e ai silenzi assenti o attenti...alle scorpacciate di focaccina e alla birra bianca rossa doppio triplo quadruplo malto...ai cordoni ombelicali recisi o ancora solidi...ai gogol e al bordello...ai takle fallosi...ai caffè anche per me...alle tavole imbandite e alle tende chiuse...alle diagonali...e alle infezioni che portano via ma che restituiscono in gran forma...agli occhi levantini e ai falchi pellegrini...alle lucciole e alle tenebre...a chi ne ha due e a chi non ha problemi se è lungo...a magnebo che costruirà il pardebone...al pene in cambio di bene, ma anche al contrario...a chi è tornato, ma anche a chi se ne è andato...a chi tornerà, e a chi se ne andrà...alla bile vomitata sul palco...all'amore che nasce e a quello che muore...a quello che vince e a quello che perde...ai cappi perduti e ai panini imbottiti...agli strip teese in platea e ai menir (come menir si scrive?) in scena...ai matti, ai vecchi, ai paralitici miracolati...a chi fila fila fila e taglia...a chi sventaglia coi rami...a chi urla in silenzio...a chi si pone domande...a chi sbaglia...e chiede scusa...e sì...grazie anche ai voyeur del giovedì sera e ai presenzialisti del sabato pomeriggio...grazie all'opinione...e grazie al fatto che ognuno ha la sua...grazie ai pagliacci...svegli o addormentati...agli scultori lontani e agli arredatori geppetti...ai cacciatori d'immagini...al succo di mirtillo che mi fa vedere il futuro...grazie alla piazzola, agli zingari, ai frikkettoni...alla tristezza della vecchia stalla...grazie ai poeti e alla loro poesia del vivere...ai capelli lunghi, ai capelli tanti, ai capelli ricci e ai capelli bianchi...alle tartarughe e alle marmotte scuoiate...grazie a chi non capisce un cazzo...agli stupidi a cui piaceremo tra qualche anno e agli invidiosi a cui non piaceremo mai...grazie al coraggio di alcuni e all'audacia di tutti...agli uomini grandi e ai grandi uomini...e grazie alle donne un po' figlie e un po' madri...spose amiche confidenti sorridenti...a chi prendendo un applauso regala una vita...a tutto il paese...alla vocina...alla pesca al cinghiale (dell'Ida)...alle brocche rotte...ai nani scambiati per bambini...ai mille cappelli sparsi ovunque...alle forche alle parche, alle farche e, per la legge del chiasmo...vabe'...a tutto quello che ora dimentico e che vi chiedo di aggiungere...grazie a chi continua a rendere possibile il nostro sogno...e grazie a voi che continuate a rendere possibile il mio...

2 commenti:

  1. ecco questo commento è una giusta immagine di questi giorni.. anzi di tutti i giorni degli ultimi due mesi.. questo commento, come i nostri giorni è "un vortice, troppo veloce, ma potente", come ha scritto la Lucia nel nostro gruppo.. grazie a te.. comunque ho voglia di sorridere ancora per un applauso e mi manca già..

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  2. manca già a tutto il paese...

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